martedì 27 aprile 2010

Ufommaut - Eve (2010)


1 Eve pt.I
2 Eve pt.II
3 Eve pt.III
4 Eve pt.IV
5 Eve pt.V

Non mi stancherò mai di ripetere quanto orgoglioso io sia di questa band italica.
Gli Ufomammut, attivi ormai da più di dieci anni, escono col loro sesto full e lo fanno alla grande.
Questo Eve è un monolite, un concentrato di sonorità cupe e dilatate, che non rinuncia al tocco di psichedelia tipico della band piemontese, recensirlo track by track è pressocchè impossibile, oltre che inutile, disco da ascoltare tutto di un fiato, immergendosi completamente nel suo magma nero.
Un pochino sotto, a mio parere, al grandissimo Idolum, ma comunque disco bellissimo, da ascoltare con cura, possibilmente in cuffia.
Ascoltate ed adorate, questi sono una perla tutta nostra.

Voto 78\100

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mercoledì 7 aprile 2010

Burzum - Belus (2010)



1.Leukes Renkespill (introduksjon)
2.Belus' Død
3.Glemselens Elv
4.Kaimadalthas' Nedstigning
5.Sverddans
6.Keliohesten
7.Morgenrøde
8.Belus' Tilbakekomst (konklusjon)

Lo dovevo ad un amico, quindi lo posto, fosse per me non ci sarebbe.
Fatta questa premessa, dico due parole.
Leggo, ovunque, recensioni entusiastiche per 'sto disco, mah, sarò io che non ho più le orecchie per 'sta roba, ma a me sembra una discreta porcata.
Cioè, stiamo parlando di un'ora di gelo norvegese, col nostro assassino preferito che si sbatte per parlarci, con toni epici, delle leggende di 'sto cazzo di Dio Pagano(Belus, per l'appunto).
Molto 666, per carità, ma anche una discreta rottura di coglioni.
Bentornato, Varg, e vaffanculo.

Voto 50\100

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lunedì 29 marzo 2010

Deftones - Diamond Eyes (2010)



01. Diamond Eyes
02. Royal
03. CMND/CTRL
04. You’ve Seen the Butcher
05. Beauty School
06. Prince
07. Rocket Skates
08. Sextape
09. Risk
10. 976-EVIL
11. This Place Is Death

MIO DIO!
I Deftones sono tornati, dopo la mezza porcata fatta con Saturday Night Wrist, dopo i milioni di problemi avuti in questi anni, escono con questo gioiellino, non credo riuscirò a fare una recensione lucida, ma questo disco vale davvero l'ascolto.
Riff grezzi e pesanti, figli della nuova 8corde-mania del gruppo, melodie da URLO ed un Chino in condizioni di forma STRATOSFERICHE.
Sono confuso, non mi sarei mai aspettato questo disco da questo gruppo, ma tant'è.
Ascoltate i Deftones del 2010, vi prometto che non ve ne pentirete.

Voto 80\100

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sabato 27 marzo 2010

Bison B.C - Quiet Earth (2009)




01. Primal Emptiness of Outer Space
02. Dark Towers
03. Slow Hand of Death
04. Wendigo Pt. 1 (Quest for Fire)
05. These are my Dress Clothes
06. Wendigo Pt. 2 (Cursed to Roam)
07. Medication
08. Quiet Earth

Uno dei miei gruppi preferiti in assoluto, nonostante io li conosca solo da poco più di una anno.
Band post-metal con riff molto stoner, cresciuta a pane e Mastodon.
Questo è un lavoro con i coglioni, lasciatemelo dire, la canzone con cui apre, "Primal Emptiness" ci mostra uno dei crescendo più "scapoccioni" mai sentiti, che esplode in un riff con una melodia da urlo, incalzato dal doppio assalto vocale dei due chitarristi, che giocano al botta e risposta anche nei giri di chitarra di tutta la canzone, scorso "Dark Tower", pezzo apprezzabilissimo per la sua aggressività, arriva quella che, per me, è la canzone più bella del lotto "Slow Hand of Death", qui il disco ha una brusca impennata, sollevandosi dai livelli medio-alti delle precedenti tracce, con una canzone dai riff semplicemente perfetti, grezzi e sporchi, senza mai dimenticare la melodia.
Tutto il disco scorre via tranquillo su livelli altissimi, con note di merito alle due Wendigo.
Americani, sporchi, marci e cattivi.
Ah, e dal vivo fanno tremare i muri, che volete di più?

Voto 80/100



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martedì 23 marzo 2010

...And You Will Know Us By The Trail Of Dead - The Century of Self (2009)



1. "The Giants Causeway"
2. "The Far Pavilions"
3. "Isis Unveiled"
4. "Halcyon Days"
5. "Bells of Creation"
6. "Fields of Coal"
7. "Inland Sea"
8. "Luna Park"
9. "Pictures of an Only Child"
10. "Insatiable (One)"
11. "Ascending"
12. "An August Theme"
13. "Insatiable (Two)"

Oh, io di 'sti ricchioni mi sono innamorato.
Questo è il classico grupo che mi sono sempre detto "sì, prima o poi lo ascolto", senza mai pensarlo davvero.
Beh mi sbagliavo, ora è tardi e non ho voglia di scrivere, ma questo è un gran cd indie-rock(che vuol dire tutto e niente), che unisce voglia di punk-hardore ad umori emo-depressive a là Smashing Pumpkins, per intenderci più o meno.
Dategli un'ascoltata, fidatevi.

Voto 75/100


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lunedì 22 marzo 2010

Alcest - Ecailles de Lune (2010)



1. Écailles De Lune (Part I)
2. Écailles De Lune (Part II)
3. Percées De Lumière
4. Abysses
5. Solar Song
6. Sur L'Océan Couleur De Fer

Parlare del progetto Alcest è complicato, va detto.
La one man band di Neige(ex Peste Noire), usciva tre anni fa col bellissimo "Souvenir d'une Autre Mond", disco capolavoro in cui black metal e shoegaze trovavano una sontuosa unione, creando atmosfere meravigliose e delicatissime.
In questo 2010 ecco che arriva il nuovo passo, questo "Ecailles de Lune", che, con le premesse e le aspettative che si portava dietro, mi ha un po' deluso.
Le atmosfere sognanti del precedente capolavoro sono state un po' abbandonate, a favore di una maggiore influenza black metal.
Lo screaming la fa un po' da padrone all'interno del lavoro, cosa che sa un po' di passo indietro rispetto a quanto fatto dal buon francese con "Souvenir...".
Intendiamoci, non è un brutto disco e lo si ascolta comunque volentieri dall'inizio alla fine, ma è un disco che ti lascia un po' di amaro in bocca, viste la potenzialità in campo.
Peccato e rammarico.

Voto 70\100

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giovedì 18 marzo 2010

Ahab - Divinity of Oceans (2009)




1.Yet Another Raft Of The Medusa ( Pollard’s Weakness )
2.The Divinity Of Oceans
3.O Father Sea
4.Redemption Lost
5.Tombstone Carousal
6.Gnawing Bones ( Coffin’s Lot )
7.Nickerson’s Theme

Preso dall'euforia della loro conferma al Brutal Assault ho deciso di regalarvi l'ultimo disco di questa immensa band funeral doom.
I tedeschi arrivano a questo disco forti del successo, di pubblico e critica, ottenuto dal meraviglioso "The Call of the Wretched Sea", piccola perla depressiva del 2007.
Questa volta i nostri amati crucchi, cambiano un po' le carte in tavola, spostandosi in lidi vagamente più accessibili.
Intendiamoci, gli Ahab suonano ancora funeral doom, ma a questo giro, lo miscelano sapientemente a dosi di death-doom in stile Anathema prima versione, alle divagazione progressive di gruppi quali i Katatonia ed i nostrani Novembre e, non contenti, ad una spruzzatina di brutalità che sa un pochino di USA.
Da segnalare, in particolare, la crescita vocale di Droste (mastermind della band), in grado di alternare splendide melodie vocali a gorgogli gutturali terrificanti.
Menzione d'onore, tra i brani, per Redemption Lost, brano che mai mi sarei aspettato di ascoltare dagli Ahab, per quanto è melodico, l'ottima title track e, soprattutto, la splendida chiusura di Nickerson's Theme, brano che racchiude in sè la natura di questa enorme band.
Chiudo la mia opinione(chiamarla recensione mi fa ridere) con un consiglio: fatevi del bene, ascoltate questa band.

Voto 75/100

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